Ricevo, ringrazio e redigo da Eugenio.
Ti inoltro questa mail, riguardante uno studio a cui sto partecipando semplicemente condividendo i dati rilevati dalla app Cardiogram e watch.
watch non sarà un dispositivo medico, ma la sua utilità è evidente.
La mail riepiloga essenzialmente la notizia circolata in questi giorni: grazie all’utilizzo di algoritmi di apprendimento meccanizzato in congiunzione con la rilevazione del battito di watch, Cardiogram è riuscita a ottenere un tasso di riconoscimento della fibrillazione atriale attorno al 97 percento.
Che è una cosa enorme.
È già successo in casi isolati che una condizione cardiaca critica venisse individuata grazie ad watch, ma distinguere con alto tasso di precisione la fibrillazione atriale è un potenziale salvavita di massa.
Aggiungo che leggere la notizia è un conto; sapere di persone vicine e note che partecipano attivamente a uno studio porta un livello di concretezza decisivo a tutta la faccenda. Guardo il mio watch e, siccome a suo tempo qualche lavoretto sul cuore l’ho fatto eseguire, mi chiedo se una installazione di Cardiogram mi porterebbe più ansia o più sollievo.
Insomma, questa è una cosa vera e improvvisamente qualunque considerazione sul prezzo di watch, se sussiste un qualunque interesse sensato per la propria condizione cardiaca, diventa futile.