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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

5 mag 2016

Burocrazia fa-da-sé

Non molto tempo fa ho stilato un post lunghetto per spiegare la mia posizione molto, molto ambivalente verso Wikipedia.

Ho cercato, come sempre, di essere semplice e comprensibile, nonché completo nell’esposizione per quanto consentono il tempo e le risorse. Certo non è uscito un documento scientifico, un classico paper: ho citato molti fatti, ma la gran parte dell’esposizione è mia opinione.

Ora però inviterei alla (lo so, impegnativa) rilettura alla luce di uno studio, questo sì, scientifico, appena diffuso dalla Indiana University. Traduco parte dell’abstract:

Nonostante la reputazione di ente governante ad hoc di cui gode Wikipedia, abbiamo scoperto come la sua evoluzione normativa sia estremamente conservatrice. Gli utenti arrivati per primi creano regole che dominano la rete e persistono nel tempo. Questo nucleo di norme governa sia le interazioni con le persone sia quelle con il contenuto, usando principî astratti come neutralità e verificabilità e presumendo la buona fede. Con il crescere della rete, i gruppi di regole si disaccoppiano topologicamente l’uno dall’altro, aumentando la coerenza sematica. Nel loro insieme, questi risultati suggeriscono che l’evoluzione della rete di regole di Wikipedia sia simile a quella dei sistemi burocratici nati prima dell’età dell’informazione.

Ho scritto mie opinioni, ma adesso c’è pure un’analisi scientifica che le rafforza. Non per dire che ho ragione; per dire che gli argomenti comunemente usati dai wikipediani nella cerchia degli autoeletti, non reggono. Chi può, chi vuole, faccia qualcosa. Io continuo ad auspicare milioni di studenti impegnati a scrivere milioni di pagine e, nel farlo, rendere irrilevanti i mandarini al governo di quella che è una burocrazia autoconservativa.

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