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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

15 gen 2016

Toca per credere

Passati i sedici mesi, Lidia usa con una certa cognizione di causa una app particolare: Toca Train.

Riconosce nel macchinista una effettiva somiglianza con il nonno, interagisce correttamente con i comandi, esercita volontà nel pilotare la locomotiva e caricare o meno il vagone merci, e se sì con che cosa.

Osservarla è affascinante, soprattutto perché i bambini sono beta tester spettacolari ed evidenziano con una naturalezza sorprendente i difetti o i problemi di un programma.

Nel caso di Toca Train bisogna dare atto ai suoi creatori di un lavoro pressoché perfetto, con una sola piccola smagliatura: l’interfaccia è impeccabile nel segnalare che il caricamento dei passeggeri è stato completato, mentre per quanto riguarda le merci lascia intendere – a un bambino – che si possa procedere indefinitamente a mettere, togliere e cambiare colli e oggetti. Per il resto il programma è un gioiellino.

Il successo di Toca Train mi ha spinto a considerare altre app di Toca Boca. Sono convinto, anche se non ho ancora avuto occasione di provare a riprodurlo, che Lidia abbia individuato un bug in Toca Kitchen Monsters (è possibile lanciare cibo dietro la zona cucina, se aperta, e farlo così sparire dallo schermo).

Ma sono piccolezze: le app sono altrimenti tutte molto carine, ben realizzate, immediate, semplici e mai banali. Per Lidia molte avranno un senso compiuto solo tra qualche tempo e tuttavia si gode già appieno certi segmenti di alcune, per esempio Toca Robot Lab.

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