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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

11 gen 2016

Chiudiamo una parentesi

Accennavo ieri all’idea di un post su Markdown ed eccolo qui.

Sono un fan consolidato di Markdown e lo uso ovunque posso: è uno splendido uovo di Colombo per realizzare testo con accatiemmellizzazione e formattazione leggera che restino comunque leggibili se visti in forma originale, non resa graficamente da un browser.

Imparare le basi del sistema è veramente, veramente banale e i programmi che permettono di scrivere produttivamente in Markdown oramai sono una pletora, tanto che rimando chiunque a una comune ricerca su Google o su App Store.

Un numero esagerato di programmatori ha lavorato ad ambienti che permettono di scrivere in forma semplice, con pochi o nessun menu, con poca o nessuna grafica a contorno, pochi o nessun comando, poca o nessuna distrazione, tutto essenziale, tutto minimalista, e Markdown è un formato che si adatta più che bene a questo stato mentale.

Non vedo o non conosco nessuno che sia al passo successivo e lavori ad ambienti che permettono di scrivere in forma furba. Mi spiego: un link in Markdown comprende tra parentesi quadre il testo che apparirà linkato e tra parentesi tonde l’indirizzo del link. Un sovraccarico di quattro caratteri rispetto al testo nudo, un’inezia. Scrivere a mano un link in Markdown è una passeggiata, farlo in Html è un male di testa.

Solo che non basta più. Io uso BBEdit per la sua personalizzabilità infinita. Ci vuole davvero poco per creare un comando che prepari automaticamente le quadre e le tonde in cui scrivere, o che applichi il formato del link a testo appositamente evidenziato.

Con lo stesso poco si fa esattamente la stessa cosa per l’Html. Ovvero, scrivere un link in Markdown oppure in Html a me costa esattamente lo stesso sforzo, perché il lavoro lo fa il programma. Anche se il link in Html è roba assai più complicata.

Tuttavia sono un professionista e mi tocca, anche non mi interessasse, inseguire la massima efficienza nello scrivere. Così affronto – mi interessa pure – la minima fatica di personalizzare BBEdit per poter avere questi risparmi di tempo, che possono sembrare poca cosa e invece, per un professionista, a fine giornata si fanno sentire.

Manca, o non l’ho ancora scoperto, un programma che sia veramente astuto e che i link e tutto il resto li metta, Markdown o Html, da solo o quasi. Allora sì che Markdown potrebbe diventare di uso comune e anche Html conoscerebbe una diffusione e una confidenza più vicina a quella che si merita.

Gli autocompletamenti, i menu grafici, le palette di comandi che vedo in giro mi paiono un buon inizio, ma niente più di questo.

Nel frattempo consiglio a chiunque Markdown, dove volendo si può fare tutto anche a mano con livelli sopportabilissimi di sovraccarico rispetto al testo puro. E consiglio pure un buon editor di testo molto personalizzabile, perché alla lunga perfino Markdown diventa noioso da inserire a mano.

Al momento, però, è la strada maestra per scrivere in modo rapido, leggero, ricco e comunque leggibile.

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