In diversi hanno mostrato di scandalizzarsi per il ridimensionamento dell’interfaccia grafica in Utility Disco in El Capitan. Contemporaneamente procede inalterato, come credo da dieci anni a questa parte, il rivolo di commenti che vuole Apple nel corso di un abbandono del professionale, qualsiasi cosa significhi.
Contrariamente all’ insegnamento di Ghostbusters, incrocio i flussi e dico che, se è professionale, allora va fatto nel Terminale. Per la semplice ragione che il Terminale è infinitamente più versatile e potente.
Ne ho avuto prova pochi giorni fa affrontando un disco rigido che rifiutava l’installazione di El Capitan e che Utility Disco non poteva partizionare, in quanto l’apposito pulsante era disattivato.
Nel Terminale, diskutil
mi ha dato modo di vedere che, per motivi ignoti, il disco aveva problemi di ownership, qualsiasi cosa significhi. Da diskutil
li ho risolti e ho impartito un comando di partizionamento che ha funzionato. La situazione si è sbloccata e ho installato El Capitan.
Qui casca l’asino, pardon, il professionale: Con Utility Disco su Yosemite, i problemi di ownership erano ugualmente insolubili. E così su Mavericks. E su Mountain Lion. E su Lion. Indietro a piacere.
Se sei un artista della gestione dei dischi, impari diskutil. Altrimenti, se usi Utility Disco, sappi che lo spartiacque tra il professionale e il dilettantistico non è – guarda la combinazione – esattamente la funzione che eri abituato a usare tu. È il Terminale.