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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

19 mag 2015

False equivalenze

Siamo nel 2015 ma ancora gira l’idea dei professionisti e di Apple che li abbandona, con dimostrazioni come quella fornita ieri. Ma il tema solleva ancora discussione.

Si capisce che viene facile associare il supporto dei professionisti con la presenza di una applicazione fatta apposta per loro e che allora la dismissione di Aperture, per esempio, significhi un abbandono dei fotografi (o forse dei collezionisti di fotografie). È che la logica, come dire, rema contro.

Tanto per cominciare, si vede nei commenti l’ironia di chi ricorda i tempi in cui il Mac era buono solo per la grafica. Vero: non c’era grafico impaginatore degno del suo nome che non usasse Mac, magari un’isola in mezzo a paludi di Windows. Eppure Apple non aveva una applicazione professionale per gli impaginatori. Non l’ha mai avuta. Predico che non ce l’avrà mai.

Non è che Apple non considerasse i professionisti del video prima che esistesse Final Cut. E Final Cut è nato per offrire un’alternativa, dal momento che Adobe stava abbandonando i professionisti con la decisione di privilegiare lo sviluppo su PC.

Non so se io sono un professionista di qualcosa. Certo è che scrivo molto e mi servono i migliori strumenti per la scrittura disponibili. Apple ha svolto questo ruolo quando su Apple //e funzionava Apple Writer. Poi con Macintosh la faccenda si è subito deteriorata. MacWrite era bellissimo, ma tutto era tranne che professionale ( WordStar era professionale; mi si perdoni l’autocitazione, ma lo usava Arthur Clarke e lo usa ancora oggi George Martin). Poi sono arrivati ClarisWorks e successivamente AppleWorks. Usati anche per lavoro, ma garantisco che i software professionali per scrivere sono stati sempre ben altri. Per qualcuno, figuriamoci, il software professionale era Word.

Oggi abbiamo Pages che non sto neanche a linkare. Non è software professionale per scrivere, anche se lo sto usando ora per lavoro.

L’equivalenza professionale = applicazione professionale viene facile, ma è finta. Professionale è quando hai la piattaforma che ti consente di realizzare il tuo lavoro con la massima resa. Potrebbe essere anche un iPod touch con Note, nella giusta situazione.

E allora, perché Aperture viene dismesso? Perché a un certo punto il software termina la propria esistenza, prima o dopo. Apple non è mai stata una azienda che esita a lasciare il passato dietro di sé. Per rimanere all’infinito a usare i programmi che abbiamo sempre usato, bisogna rivolgersi ad altri. Ma per qualcuno dovremmo usare ancora Apple Writer. Non è il caso.

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