L’aspirante non è il programmatore, ma diciamo l’automatizzatore. Quello che come la gazzella del proverbio africano, si sveglia e sa che deve affidare al computer tutto quello che il computer sa fare con più precisione e velocità, altrimenti sono soldi sprecati e pure tempo.
Dopo l’ esempio delle letture e l’ aggiornamento automatico di Xquartz e Homebrew spendo una parola a favore di… Xcode.
Sì, l’ambiente complicato che serve a programmare in ambito Apple. Molto complicato.
Ma a brevissimo cominceranno le beta pubbliche di OS X 10.10 Yosemite. E diventerà accessibile Xcode 6, che contiene i Playground, ovvero finestre a metà strada tra il documento di testo e quello di programmazione, dove si possono dare istruzioni e vedere subito il risultato, evitando il passaggio dalla compilazione e tutto il resto, quello difficile che appartiene ai programmatori veri.
La guida al linguaggio di programmazione Swift scaricabile gratis anche dentro iBooks, per dire, si può aprire nei Playground. Gli esempi di programmazione citati nel manuale si possono modificare, integrare, rivoltare e il risultato appare sempre all’istante.
Swift, di suo, è una versione semplificata di Objective-C, il linguaggio che si è usato finora.
Linguaggio semplificato, ambiente interattivo, prezzo gratis… da qui a qualche settimana si apre una ennesima, clamorosa possibilità di imparare.