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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

21 nov 2013

Gli occhi per vedere

Nel 1980 Steve Jobs regalò un Apple II a Seva Foundation, una organizzazione benefica dedita a curare malattie degli occhi nei Paesi in via di sviluppo, fondata da Larry Brilliant, medico amico della famiglia Jobs. Il cofondatore di Apple staccò anche un assegno di cinquemila dollari e mise nel pacco una copia di un software che si annunciava rivoluzionario, VisiCalc.

La cifra in sé era relativamente bassa, ma diede autorevolezza a Seva e incoraggiò altre donazioni, che raggiunsero i 25 mila dollari nel giro di poche settimane e permisero all’organizzazione di decollare.

Decollò (nuovamente) grazie all’Apple II anche un elicottero di oftalmologi, in panne in mezzo al Nepal a causa di un guasto al motore. Brilliant attaccò al computer un modem primitivo e organizzò una conversazione telematica con il produttore dell’elicottero e altre persone competenti da tutto il mondo, ottenendo le informazioni che servivano a una riparazione di fortuna.

Seva ha aiutato finora tre milioni e mezzo di persone a recuperare la vista in Bangladesh, Cambogia, Nepal, Tibet, India e altre nazioni.

Come scrive il New York Times, durante una cerimonia di festeggiamento del trentacinquesimo anniversario di Seva, l’Apple II è stato restituito a Laurene Powell – vedova Jobs – e al figlio Reed.

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