Interessante articolo di Bloomberg sulla logistica degli iPhone che vengono prodotti in Cina per poi raggiungere in aereo le località di smistamento e infine i negozi, in una operazione di logistica di precisione dove ogni spreco significa perdite sonanti di denaro.
Non è ancora l’articolo da inchiesta, che svela tutto; la segretezza di Apple funziona ancora per quanto su una catena di produzione lunga, complessa e internazionale (quale sito di profeti ha saputo preannunciare la presenza di un nuovo coprocessore di movimento? Per qualche illuso indica addirittura la data di presentazione di iWatch, eppure nessuno ne ha scritto, stranamente).
Però è godibile. Bello il particolare del volo da quindici ore che porta 450 mila iPhone al costo di 242 mila dollari dalla Cina a Memphis, Tennessee, senza scalo, su un Boeing 777. O il motivo per il quale le stampanti e altra elettronica di consumo viaggia per nave.
Giusto uno sguardo su operazioni incredibilmente complesse su numeri incredibilmente grandi, impensabili fino all’altroieri. È tecnologia anche questa, se pure meno scintillante ed esclusa dai keynote.