Qualcosa di non troppo scontato sotto l’albero e che rientri nei costi. Dovrebbe anche destare un pizzico di sorpresa, non dico eccitazione o meraviglia, ma almeno un segno di diversità rispetto all’abitudine quotidiana.
Scelgo textarea.my: da descrizione, un editor minimalista che vive dentro una pagina del browser e salva il contenuto… nell’URL della pagina, dopo compressione e hashing.
Non ci sono server, tutto avviene in locale. Per condividere un testo è sufficiente condividere l’URL. Magari è di cinquecento caratteri, ma è sufficiente.
Chiamarlo editor è una forzatura del concetto, perché di strumenti di manipolazione del testo non ce ne sono. Tuttavia, si può fare più di qualcosa sull’aspetto. Si guardino i due esempi in fondo alla pagina.
Rispetto alle capacità di un sistema del genere, uno dei due esempi contiene il testo di Delitto e castigo. L’URL relativo è lungo quattromilanovantasei caratteri, a meno che non si sfrutti la possibilità di dare un titolo alla pagina, come si vede qui.
Non fa un po’ la figura dell’alieno nel presepe?