Nella mia bolla mediatica impazza la promozione di una edizione di Monopoly dedicata al sessantesimo anniversario dei Pink Floyd, con tanto di segnalini a forma di maiale o di frammento di muro e un tabellone con grafica completamente ispirata alle produzioni del gruppo.
Il sito ufficiale dei Pink Floyd strilla come novità in cinquantesimo anniversario di Wish You Were Here.
Il sito ufficiale di Monopoly non fa menzione alcuna di una edizione Pink Floyd (mentre si trova, per dire, quella sul film di Dungeons & Dragons).
L’offerta che continuo a vedere io rimanda a un sito fidenzav.com, che almeno a un italiano del centro-nord può richiamare alla mente Fidenza Village, un grosso outlet a metà tra Milano e Bologna. Solo che il sito ufficiale di Fidenza Village è tutt’altro.
Grazie a un whois nel Terminale, chiunque può vedere che il dominio fidenzav.com è stato registrato lo scorso giugno, con validità annuale, nella provincia cinese di Guangdong.
Il registrar (Alibaba) mette a disposizione una email per comunicare eventuali abusi: DomainAbuse@service.aliyun.com. Chissà mai se possa servire a qualcosa. C’è anche un numero di telefono cinese. Tralascio.
Non è la prima truffa online che compare né l’ultima e, d’altronde, i venditori di truffe giravano negli autogrill cinquant’anni fa. Il mondo funziona così.
Ci fosse almeno uno hacker che gli succhia l’anima e li butta in mezzo alla strada.