Riflessione interessante sul cambiamento portato dalla tecnologia, che ha coinvolto anche la tecnologia stessa.
Stephen Hackett ricorda su 512 Pixels come Jobs aveva annunciato iPhone, nella quasi mitologica presentazione del 2007:
Tre cose: un iPod widescreen iPod con controlli touch, un rivoluzionario telefono mobile e un inedito apparecchio per comunicare via Internet. Un iPod, un telefono e un comunicatore Internet…
Tutto risaputo e persino storicizzato. Se però dovessimo descrivere allo stesso modo iPhone come è oggi, diciotto anni dopo, useremmo le stesse parole?
Hackett svolta così l’analisi:
Una fotocamera, una piattaforma per app, un apparecchio per comunicare.
Funziona? Certamente, dice lui e condivido nel mio piccolo, la funzione telefono ha smesso di essere preminente. Ho scritto più volte di come, potendo, avrei abolito la app Telefono. La fotocamera è diventata un elemento fondamentale di ogni keynote e oggi iPhone viene usato per riprese professionali, quindi mi sembra fuori discussione. La comunicazione, dalla messaggistica agli aborriti social, sembra anch’essa primaria. La funzione di comunicatore rimane un po’ fumosa, ma neanche Jobs era andato oltre e alla voce Internet communicator l’applauso era stato assai meno vivace e convinto che negli altri due casi.
E la piattaforma per app? Incontestabile. Il termine è arrivato dovunque, perfino agli ultranovantenni. Scaricare un’app è gesto comune, l’idea di risolvere una esigenza con una app conta miliardi di praticanti. Non ce n’è per nessuno.
Nondimeno, il termine mi sembra riduttivo. Ancora più fumoso di comunicatore.
Applauso a Hackett dunque per avere compiuto il primo passo. Ora la riflessione passa a noi. Quali sono i tre componenti che definiscono iPhone?