Questo è un argomento offtopic, peraltro di valore storico, culturale e di costume: per la prima volta in duecentosessantatotto anni, oggi la Zecca americana non conierà centesimi. Non lo farà mai più.
Produrre un penny costa quattro volte il suo valore e farlo è diventato antieconomico. Ne circolano trecento miliardi, di cui la gran parte inutilizzati, fermi in salvadanai o cassetti di cose vecchie.
Liberarsene non è propriamente banale, perché le questioni legate ad affondamenti e metodi di pagamento, in una federazione di cinquanta Stati, sono complesse.
Alla notizia si possono dare parecchi tagli, dal satirico al politico all’economico (non si è ancora capito se dover coniare più nickel, anch’essi antieconomici, annullerà il risparmio dovuto all’eliminazione dei penny). Preferisco quello storico: con tutti i difetti e i problemi, gli Stati Uniti hanno avuto una moneta base comune, sempre la stessa, per oltre due secoli e mezzo.
A parte il pessimo presidente attuale, in qualche cosa sono ancora da prendere come esempio.