Posseduto dal fascino di vedere Doom funzionare ovunque, sono rimasto coinvolto in un conundrum (in inglese, problema complicato o confuso, di difficile soluzione).
Voglio dire, dopo il satellite, non vogliamo fare funzionare Doom anche su Mac?
Il gioco vive oggi su Steam, in vendita a venti euro, e su Gog in supersconto a tre euro e sessantanove. Volendo si può giocare da Google Play Store tramite l’emulatore BlueStacks e cinque euro e mezzo.
Ma Doom non è open source?
Ni. Il codice sorgente del gioco è aperto a chiunque su GitHub. id Software, creatrice del gioco stesso, notifica però che per funzionare ha bisogno dei dati inclusi nel programma così com’è venduto. Per la precisione, un file chiamato DOOM.WAD.
Sempre il codice sorgente, così com’è, funziona solo su Linux. E Mac? A parte imbarcarsi in una ricompilazione (che sarebbe solo l’inizio) o smanettare con macchine virtuali o container, per fortuna c’è qualcuno che ci pensa. Mac Source Ports offre a titolo gratuito due eseguibili chiamati GZDoom e GDoom: Il primo è un universale per Intel e Apple Silicon, il secondo un altro universale per Intel e PowerPC. In pratica, compatibilità sui Mac degli ultimi trent’anni. Non male.
Il porting fa funzionare il codice sorgente e lascia invariato il requisito del file DOOM.WAD.
Qui casca l’asino (forse, dato il tema, meglio lo zombie). Su Internet Archive si trova senza problemi e in piena luce un pacchetto contenente Doom 2, The Ultimate Doom e The Original DOOM.WAD File. L’autore della pubblicazione spiega l’aggiunta del file dati si deve proprio alla disponibilità di GZDoom per giocare su sistemi moderni.
Tiriamo le somme. Venti euro con Steam e passa la paura. Oppure, pochi euro per Gog o BlueStacks. Gog costa meno ma ha bisogno di una emulazione, che comunque al giorno d’oggi si risolve.
Diciamo invece che, nel nome dell’open source, si voglia installare Doom in modalità aperta.
Installo GZDoom, prendo il file DOOM.WAD, lo infilo nella cartella di supporto da creare (dieci secondi totali), gioco.
Ma è legale?
Il File DOOM.WAD dovrebbe provenire a rigore da una copia ufficiale del gioco in mio possesso.
Come fa allora a essere liberamente disponibile sull’Archive da trentuno anni? id Software deve saperlo, per forza. Sulla pagina non ci sono avvisi o ammonimenti. Il file è stato esplicitamente aggiunto per favorire chi usa GZDoom. Viene quindi da pensare che l’operazione sia legale. Magari prescritta. Tollerata? Irrilevante nel 2025? Difficile stabilire un assoluto.
Nel dubbio, farei così: andrei via software libero, aggiungerei senza patemi il file cruciale e quei cinque euro li donerei all’Internet Archive, causa buona e sacrosanta per la quale scommetto farebbe il tifo anche John Carmack.