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13 ott 2025 - Internet ai

La profezia di Slack

Ho scritto quanto segue in una chat sul mio gruppo Slack, mentre si chiacchierava di intelligenza artificiale e di bolle.

Slack gratuito oscura i contenuti più vecchi di tre mesi e così lo riporto qui, dove ha più probabilità di restare visibile e di togliermi qualsiasi alibi. Non c’è editing che cambi il senso dell’originale: ho levato un refuso e sistemato un anacoluto sufficientemente ardito da fare tuonare sul monte Olimpo della sintassi.

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Se non è cambiato qualcosa a seguito degli accordi circolari che si continuano a firmare, OpenAI deve riuscire a passare il 2027, quando viene al pettine il nodo di SoftBank che, non avendoli, dovrebbe prendere a prestito soldi per finanziare in modo importante OpenAI stessa. Sono decine di miliardi.

Se cade OpenAI, cade tutto l’ecosistema di secondo livello. Le uniche a poter tollerare perdite dell’intensità attuale da qui a due anni sono le solite Alphabet, Microsoft, Meta e ovviamente Nvidia finchè trova di che vendere.

Se dovessi dire come finisce, Nvidia compra OpenAI, passa da quattro trilioni a uno, a Altman danno i soldi per aprire una startup di suo gusto e lo cacciano a pedate. Nvidia si propone come fornitore di hardware e software AI al mondo e copre il mercato fuori dai big three e da Apple (che la dicono in ritardo, ma può fare quello che vuole e ha perdite non rilevanti in AI). Svaniscono le offerte gratuite e cinque euro al mese per tutti, con la pubblicità.

Slack cancella tra tre mesi, quindi chi me lo vuole rintracciare un domani deve salvarsi questo messaggio. 🙂 §§§

A latere, Slack gratuito oscura il contenuto dopo tre mesi, ma in termini di esperienza dell’uso e facilitazione della conversazione, rispetto a un Teams, è come se eternasse un dialogo nei millenni a venire. Il mezzo magari non è proprio l’intero messaggio, però influisce e molto.

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