Di recente ho incontrato uno che pretende di usare esclusivamente i contanti, una docente che per fare rispettare il divieto dei cellulari nelle scuole vorrebbe requisirli all’ingresso, l’inevitabile che preferisce prendere gli appunti a mano e si cura di farlo sapere in mondovisione prima di una riunione.
Chissà che cosa pensano di fronte ai talebani che chiudono Internet in Afghanistan.
La corrispondenza della BBC — ma c’è l’imbarazzo della scelta — fa gelare il sangue. I talebani hanno letteralmente segato le fibre ottiche in giro per il Paese e da poco hanno bloccato tutto, anche a Kabul oltre che nelle regioni remote.
Moralità vuol dire che gli aeroporti sono fermi, il commercio è bloccato, le emittenti internazioni hanno perso il contatto con le redazioni locali, neanche i telefoni funzionano e ci si aspettano problemi anche con radio e televisione.
Anche il denaro elettronico, chiaramente, è inaccessibile. I fenomeni di casa nostra esulteranno nel sapere di lunghe code davanti alle banche per ritirare contanti, prima di scoprire che in realtà le banche ne hanno molto poco rispetto alla quantità teorica. Le banche che sono riuscite ad aprire, beninteso.
Il peggio del peggio è che le donne afghane studiavano in massa online, dopo che i talebani le hanno escluse dalle scuole e da qualsiasi accesso professionale (perfino l’ostetricia è stata abolita per le donne). Ora milioni di esse sono prive di qualsiasi mezzo di istruzione ed emancipazione. Da noi qualche ministro esulterebbe, adesso che non rischiano più la dipendenza da cellulare.
L’Afghanistan oltretutto ha problemi enormi di povertà e malnutrizione dei bambini, problemi destinati per forza ad aggravarsi in assenza di comunicazioni.
Uno si sforza di non giudicare, ma è veramente difficile di fronte a persone che ne condannano altre al silenzio, all’emarginazione, all’ignoranza, alla morte, consapevolmente e con orgoglio.
Il sonno della ragione genera mostri e, più sono mostri, più si accaniscono contro la Rete per umiliare e annichilire le vittime del loro potere. Dimmi che ne pensi di Internet e ti dirò se sei degno del consesso umano.