Gli sviluppatori di Blender hanno annunciato un build della app apposta per iPad.
Non è del tutto vero. È un build per tavolette. Del resto, nel mondo delle tavolette, ci sono iPad e poi i sette nani, o qualcosa del genere. Qualsiasi novità positiva in fatto di interfaccia può essere usata con profitto su qualunque tavoletta.
Il bello è proprio che il build sia specifico per tavolette. L’interfaccia presume la prevalenza del touch, per quanto pronta ad accogliere mouse e tastiere. Si tiene in conto il fatto di avere schermi nativi di dimensioni relativamente piccole, utilizzo monofinestra, batterie meno potenti dei portatili più professionali e tutto quanto contraddistingue l’esperienza su un tablet.
Non sarà insomma una banale ripacchettizzazione di Blender per farlo semplicemente girare su iPad senza curarsi delle specificità di iPad stesso; piuttosto una versione dedicata, che permetta a chiunque di fare il meglio con il programma comsiderata l’interfaccia.
Teniamo presente che Blender è un modellatore 3D. Di suo, prospera nell’abbondanza di finestre e sottofinestre, si appropria volentieri di ogni risorsa di calcolo a disposizione, più lo schermo è enorme – meglio se due o tre – più efficacemente si lavora. Di recente è uscito un lungometraggio animato indipendente, Flow, che ha ricevuto grande attenzione da parte della critica e un buon successo di pubblicoo. È stato realizzato con Blender. Che non è un giocattolo per passare il tempo, esattamente come iPad non è un apparecchio per il solo consumo dei media.
Prendere atto delle caratteristiche di iPad e lavorare sulla app per trarne il massimo è un’iniziativa rimarchevole; chi programma Blender ha pensato a chi lo usa e cercato l’equilibrio tra esigenze del programma e richieste degli utenti. Magari diventasse un’abitudine diffusa.