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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

8 ago 2025 - Web

Google zero, web uno

Antefatto: Google ha lavorato incessantemente negli anni per tenere il navigatore sulla propria pagina di ricerca anche dopo che la ricerca è stata effettuata.

La minaccia dei chatbot di rubare ricerche a Google ha accelerato questo trend. Ora Google risponde sempre più spesso con una AI Overwiev che in pratica è la risposta alla ricerca, però fornita da Gemini. (Non la volessimo, potremmo scrivere -ai in fondo alla ricerca stessa)

Sotto compaiono i soliti link, trascurati in modo crescente. Gli studi sostengono che un sacco di gente si accontenta della AI Overview (la quale, giusto per dire, potrebbe anche contenere inesattezze o invenzioni) e termina l’attività di ricerca. Non clicca su un link esterno, non approfondisce, non insiste, legge le dieci righe che sono arrivate e se ne va.

Lo scenario in cui Google perfeziona la soluzione finale e nessuno più fa un clic verso un sito esterno viene detto Google Zero ed è un incubo potenziale per tutti quanti contano in una qualche misura su denaro proveniente dalla pubblicità sul proprio sito.

Questo però deve solo ricordarci che anche la peggiore delle crisi contiene un’opportunità. Manton Reece ha scritto un bel pezzo in cui ricorda che l’open web esiste ancora. Semplicemente, forse, è arrivato il momento di pensare meno al SEO e più a raggiungere gli umani veri, magari in modi nuovi, magari diversi dagli attuali.

In tanti hanno suonato la campana a morto per i blog, dei quali non intendo ora fare apologia, per evidente conflitto di interessi. Mi limito a ribadire che, ancora una volta, chi ha qualcosa da esprimere nel 2025 ha bisogno della massima padronanza possibile dei mezzi di pubblicazione. È difficile, lungo, più complicato che buttare qualcosa su Instagram; ma sul lungo periodo è meglio, infinitamente meglio, avere un proprio sito, una propria paginetta, un proprio blog, non dico un proprio server web perché ci sono offerte ottime per delegare il servizio a terzi, però insomma avere un controllo almeno elementare sui mezzi di pubblicazione. Più arriva fino al server e meglio sarà. Se non oggi, domani o dopodomani o quando saremo a Google Zero.

Ci sarà come minimo il passaparola.

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