Tra pochi giorni smettono di funzionare i link corti creati negli anni da Google con il prefisso goo.gl.
L’accorciamento degli URL ha avuto i suoi momenti d’oro e Google fu semmai in ritardo nell’offrire un proprio servizio. Poi i tempi sono cambiati. Sono anni che goo.gl non accettava nuovi inserimenti.
Quelli vecchi tutttavia hanno sempre continuato a funzionare. Perché dovrebbero fermarsi? Il costo per Google è pressoché inesistente. Sono link presenti in libri, articoli, post, discussioni, raccolte, supporti ottici. Sono pezzi di storia e però conservano una funzione.
Google era nata con la missione di organizzare la conoscenza umana e di comportarsi bene nel farlo. Il secondo parametro si è perso per strada, ma il primo è più vivo che mai, per quanto con maggiore insistenza sul lato del profitto.
Erano parte della conoscenza umana, i link corti. Lo sono ancora, per qualche ora. Dovrebbero continuare a esserlo e fa niente se, come dice Google, il novantanove percento è inutilizzato. L’uno percento lo è e, ancora una volta, economicamente fa zero differenza.
Andare avanti e superare il passato, sono il primo; il passato però va anche preservato. Se sintetizzare i link non tira più come una volta, è una buona ragione per pensare ad altro, non per cancellare quello che è stato.