Ringrazio Misterakko per questa perla, anche se mai termine fu più inadeguato.
Se infatti De André scrisse che dai diamanti non nasce niente / dal letame nascono i fior ma alla fine non face molto più che vendere dischi, possiamo solo inchinarci davanti a Microsoft che compra quasi cinque tonnellate metriche di prodotti di fogna per compensare le emissioni di gas serra generate dalla propria attività.
Si tratta di dodici anni di acque reflue, letame, sottoprodotti agricoli, la puzzolenza al suo acme, che l’impianto di compostaggio, pardon, volevo dire la casa di Redmond farà seppellire a millecinquecento metri di profondità per evitare che il materiale possa decomporsi all’aperto liberamente e generare ulteriori gas serra.
Nella mia ignoranza, ho sempre giudicato il sistema dei crediti ambientali una trovata geniale del business per dichiararsi sostenibile, inquinare in libertà e giustificarsi con la somma zero delle emissioni generate contrapposte a quelle pagate per redimersi e sicuramente mi sbaglierò. Non intendo dare giudizi in base a un criterio di sostenibilità ecologica. Niente di serio qui.
Mi piace molto invece poter commentare nel pieno rispetto della notizia che sì, non c’è dubbio che in nome delle cose buone fatte da Microsoft per l’umanità si possano ben spendere un paio di miliardi di dollari in liquame.