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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

21 giu 2025 - Internet ai

Quota nove miliardi

Sto per inviare questo testo nella mailing list dei Copernicani, a seguito di un intervento contenente un pezzo scritto da Gemini sull’utilità dell’intelligenza artificiale e sulla nozione che per molte popolazioni indigene considerate arretrate l’anima sia un tratto anche di animali, piante, oggetti, manifestazioni celesti (e quindi, sottotesto, non è detto che gli LLM non possano pensare o provare qualcosa che semplicemente noi non capiamo).

I nove miliardi di nomi di Dio, Arthur C. Clarke, 1953.

Monaci tibetani comprano un computer americano. Il loro lavoro è trascrivere i nove miliardi di nomi di Dio, un classico esercizio di ars combinatoria. Credono che, quando avranno terminato, il mondo finirà. Prevedono di metterci millecinquecento anni e per questo ricorrono al computer, con il quale basteranno invece poche settimane.

Non svelo il finale. Penso piuttosto a certi sistemi attuali, che ci aiuteranno a risolvere la crisi ambientale, a scongiurare quella nucleare, a prevenire la guerra (insomma, pronti per sfilare a miss Universo) e intanto, di fronte a una torre di Hanoi con nove dischi, rispondono output too long dall’alto di un petabyte di dati di addestramento e dopo avere consumato l’energia di una discoteca il sabato sera.

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