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21 apr 2025 - Internet

Giuliano contro Gregorio

Quale momento migliore per le elucubrazioni di John D. Cook sull’ uso all’indietro del calendario gregoriano che il rientro dalla scampagnata di Pasquetta, con il relativo bisogno di decomprimere e rilassarsi?

La Pasqua è sempre stata una buona occasione per parlare di calendari. Qui si parte dal fatto che il calendario Giuliano considera un anno composto da trecentosessantacinque giorni più un quarto, là dove il Gregoriano invece computa trecentosessantacinque più novantasette quattrocentesimi.

L’imprecisione del calendario Giuliano portò notoriamente alla riforma gregoriana e alla soppressione di dieci giorni di calendario per riallineare il più possibile anno ufficiale e anno solare.

È interessante che la riforma sia entrata in vigore nel millecinquecentoottantadue ma il calendario a bordo di Unix mostri la soppressione di dieci giorni nel millesettecentocinquantadue. Ci si può pensare e intanto c’è modo di digerire l’abbacchio.

Per i più arditi, si può sempre fare una gita nel Terminale e digitare cal 09 1752. (La soluzione all’enigma sta nella pagina man di cal).

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