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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

19 apr 2025 - Hardware Software

Il muro di iPad

Non toccatemi iPad, oggi più che mai il mio portatile e, vorrei dire, il mio occasionale, una sorta di nuova categoria. Hai cinque minuti prima di uscire di casa e sei già vestito, quasi sulla soglia? Una email la puoi mandare, a un messaggio urgente puoi rispondere. Se ti addormenti cinque minuti dopo averlo preso in mano a letto, puoi comunque avere concluso un microcompito e, malissimo che vada, lui dorme lì al tuo fianco. Niente batte l’utilizzabilità istantanea di un iPad.

Sono tuttavia vere le considerazioni di Mark Crump:

Per alcune cose che faccio ho bisogno di un Mac: lavorare in AutoCad; Lightroom; programmare app iOS macOS apps. Non mi aspetto di poter fare queste cose su iPad per almeno due-tre anni.

Più che giusto. Solo che il post è datato duemiladiciassette.

Le funzioni di iPad sono eccezionali. Sono rimaste eccezionali. Per quanto riguarda il superamento di vecchi ostacoli, l’apertura di nuovi campi di utilizzo, la diversificazione dei processi di gestione di app e dati, molte cose sono rimaste circa le stesse. Nella breve lista di Crump solo un elemento ha visto qualche timido cambiamento, la programmazione iOS. È possibile programmare app semplici realizzabili in modo semplice usando iPad e Swift Playground. Per uno sviluppatore professionale, è accontentarsi.

Teniamo duro e chiediamo quando capita l’occasione. Vogliamo un iPad sempre migliore e anche sempre più versatile. Non dipende (completamente) da Apple avere Autocad su iPad, ma la piattaforma non deve presentarsi come un muro invalicabile agli sviluppatori.

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