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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

10 apr 2025 - Software

Una buona quattordicesima

Apple detiene un poco invidiabile primato di app lanciate e nel tempo abbandonate quando non dismesse. Ma c’è una eccezione, tripla: Keynote, Numbers e Pages che un tempo si chiamavano complessivamente iWork.

La band non c’è più, mentre i tre solisti continuano imperterriti album dopo album, meglio aggiornamento dopo aggiornamento a rappresentare qualcosa di utile.

Adesso siamo agli aggiornamenti della quattordicesima versione e, per esempio, Numbers ha ricevuto tra la altre cose l’aggiunta di trenta nuove funzioni.

Apple nemmeno ha diramato l’elenco, che fortunatamente qualcuno ha ricostruito e Dan Moren ha pubblicato su Six Colors.

Non so di chi sia il merito del supporto continuato di Keynote, Numbers e Pages. Anche negli anni meno propizi, sono andate avanti. Hanno sopportato una riscrittura che ha gettato via decine di funzioni poi lentamente tornate tra un aggiornamento e un altro. Oggi Keynote continua a essere una app di punta e Pages e Numbers svolgono più che dignitosamente il loro mestiere; anzi, sono sottovalutate.

Oggi molti contenuti si producono fuori da ambienti dediti alla formattazione, come quelli della cosiddetta produttività da ufficio. Per molti non comunque il caso; a loro raccomando di dare una chance al trio Apple. Anche se non hanno esattamente gli stessi comandi di Word, lo stesso comportamento di Excel, gli stessi schemi di PowerPoint, spesso funzionano meglio, con meno fastidi e più snellezza. Chi teme che domani Apple possa abbandonare lo sviluppo, come è successo con Aperture, iBooks Author, iDvd e tante altre, non tema: Keynote, Numbers e Pages sono tre luminose eccezioni che ci accompagneranno a lungo e anche oltre.

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