Mi permetto di riportare una e-mail che ho pubblicato nella mailing list dei Copernicani (cui è sempre possibile iscriversi, ovviamente). Il messaggio è la risposta a un dubbio espresso, che l’evoluzione della cosiddetta AI possa provocare una involuzione dell’umanità.
Il livello di approfondimento è minore di quello che sarebbe dovuto qui. Nondimeno è una buona sintesi della situazione.
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Di sicuro ci sono posti di lavoro a rischio, come con tutte le tecnologie. Bisogna distinguere gli enormi progressi compiuti con lo sfruttamento del machine learning (per esempio il piegamento delle proteine) dall’olio di serpente chiamato AGI.
I modelli attuali sono già entrati nella fascia dei ritorni decrescenti di prestazioni e riescono solo a perfezionare quello che sanno già fare. Sam Altman di OpenAI ha dichiarato che la AGI è distante poche migliaia di giorni. Tre migliaia e mezzo di giorni sono dieci anni. In cui sperano di scoprire qualcosa di cui ora nessuno sa nulla.
Nel marketing o nel design grafico, gli studi di alto livello già escludono l’uso delle creazioni finali degli LLM, perché questi possono rigurgitare la conoscenza del mondo ma l’umano è creativo, l’LLM no.
Sono usciti i test 2025 ARC-AGI per trovare sistemi in grado di risolvere problemi logici in modo che possa suggerire un pensiero intelligente. Al momento, il migliore degli LLM risolve il quattro percento dei problemi. Il cento percento degli umani risolve i problemi ARC-AGI nel giro di una decina di minuti.
Riassunto. Applicazioni scientifiche? Straordinarie. Intelligenza? Non pervenuta. Impatto sul mercato e sul mondo del lavoro? Consistente. Evoluzione o involuzione dell’umanità? Zero. I problemi sono pratici ed etici. Excel ha spazzato via una generazione di contabili e qui accade lo stesso con gli impiegati di concetto. Non c’è altro, non c’è di più.
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La cosa desolante è che la parte nuova della sintesi è inesistente. È già stato capito quello che c’era da capire e le cose stanno andando nella direzione che chiunque, a occhi non foderati di billions of parameters, può vedere da tempo.
Sono ormai passati anni da quando questo o quel big del settore accennava alle cose incredibili che si trovavano nei laboratori. Sono quelle che vediamo oggi. E, ancora, nei laboratori continuano – a detta dei big – a trovarsi cose incredibili. Il fatto è che abbiamo quello che avevamo nel 2022, più potente, più preciso, più vasto, più raffinato, più costoso. Ma sempre quello è.