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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

20 feb 2025 - Hardware

Una serie C di serie A

iPhone 16e può piacere o meno; il punto è che Apple-non-fa-più-innovazione ha scelto questo modello per fare debuttare C1, il chip-modem interamente progettato all’interno della società, che la rende indipendente da concorrenti importanti come Qualcomm.

In perfetto stile Apple, la notizia di C1 passa come l’equivalente di un trafiletto in novantesima pagina, mentre il titolo a nove colonne è che un iPhone 16e ha batteria per un tempo fino a ventisette ore.

Quello che non si dice è che una parte consistente dei risparmi di energia dentro questo dato si devono a C1.

Chi di mestiere analizza il mercato concluderà che l’equilibro strategico cambia, a favore di Apple, che controlla una percentuale ancora più elevata delle tecnologie presenti in un iPhone ed elimina una dipendenza vitale.

Tanti anni fa il mondo accolse con sorpresa e una certa ilarità il progetto C5, dalla vita breve e dal successo assai scarso.

C1, ovviamente in tutt’altro campo, ha tutt’altri numeri.

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