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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

27 gen 2025 - Internet People

Uno nessuno e centomila

Ho visto farlo qualcuno e ho ceduto alla curiosità: mi sono cercato su Grok, il chatbot di X.

L’assistente ha risposto con un dignitoso e banale copia e incolla di un mio profilo ampiamente visibile sul web e ha aggiunto collaborazioni a due siti dei quali non avevo alcuna memoria.

Mi sono sembrati inciampi di quelli classici per un chatbot, che appena può inventa, fino a che non ho verificato: era tutto assolutamente vero. Brevi collaborazioni occasionali, ma effettivamente avvenute, di cui avevo del tutto perso memoria.

Non che questo mi faccia cambiare idea sull’uso degli assistenti generativi, tutt’altro: lavorare con dati noti è una buona cosa da fare con un chatbot e quei dati non erano noti a me, mentre erano e sono accessibili da chiunque.

Invece mi fa pensare a quante forme può assumere la nostra presenza in rete e magari anche cambiare contenitore, per ragioni editoriali o di mercato o altre. Con tutto quello che si può pubblicare sui social media senza sforzo alcuno, ritengo che davvero ognuno di noi dovrebbe avere la sua pagina di riferimento, su uno stack tecnologico il più possibile sotto il suo controllo, e consentire al mondo di avere un’idea corretta di chi siamo, che cosa facciamo e che cosa diciamo.

È fattibile ai livelli minimi gratis o con importi irrisori: chi può e vuole è ovviamente in grado di costruire piccoli imperi del web, ma interessa di più qui la questione dell’identità digitale. Io interesso a nessuno, ma tutti potremmo interessare a qualcuno e non in senso malevolo, quanto invece in termini di come viviamo da cittadini della rete. Con la libertà di comunicare quello che desideriamo, nel rispetto di tutti e anche con il rispetto di tutti.

Utopia? Certo, ovvio. Prima, però, l’unico modo in cui potevamo presentarci alla comunità in modo costruttivo era l’elenco telefonico. E a dispetto dei meme, sul treno dei pendolari parlavi solo con i conoscenti e nessun altro.

Oggi ci sono tante problematiche su cui lavorare, non ignorabili. Il potenziale che abbiamo, tuttavia, è smisurato.

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