I primi cento problemi del Project Euler e le cento relative soluzioni in cento linguaggi di programmazione.

Project Euler è una cosa davvero interessante: nato nel 2001 da una costola di MathsChallenge, attualmente pubblica ogni domenica un problema matematico che ha bisogno dell’aiuto del computer per essere risolto.

I problemi sono di varie difficoltà. I primi cento sono assolutamente facili da concepire nella mente; poi si tratta di creare l’algoritmo in grado di risolverlo. Secondo gli organizzatori, qualsiasi problema può essere affrontato dall’algoritmo giusto in meno di un minuto di calcolo, anche se richeide magari ore per essere studiato e formalizzato.

Ci si deve registrare e poi è tutto gratuito e semplice. Al momento sono iscritti un milione e trecentomila persone, che in media hanno risolto undici problemi a testa. Ci sono venticinque livelli di achievement e novecentoventisette problemi (novecentoventotto da dopodomani). Finora sono stati utilizzati centoventidue linguaggi di programmazione diversi.

Conosco modi peggiori di passare il tempo. In una scuola superiore, chi insegna matematica ne avrebbe per tirare su un esercito di studenti super. Non necessariamente geni, anzi; lo scopo dei primi cento problemi, dicono a project Euler, è dare un metodo e una abitudine al pensiero matematico e computazionale per chi si cimenta.

È sempre bello quando viene fuori la vera Internet, quella che promuove la conoscenza e raggiunge il pianeta non per omologarlo, bensì per fare crescere le persone.