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10 gen 2025 - Software

Sei miliardi in media

Qualcosa che sia stato scaricato sei miliardi di volte può essere criticato, ma indiscutibilmente è un successo. Qui sopra è linkata la notizia breve da TechCrunch e questo invece è il post con l’annuncio ufficiale.

Quel qualcosa è il media player VideoLan Client, o VLC.

Se ne parla pochissimo, eppure è un successo clamoroso della comunità open source. Non è detto che sia il migliore in assoluto su tutte le piattaforme, ma è supercompatibile, pieno di funzioni, in continuo sviluppo, maneggevole, comprensibile, con una buona interfaccia.

Ha saputo inoltre superare crisi tipiche dei progetti open source, come quando uno sviluppatore astioso che aveva poco saggiamente investito i suoi risparmi in azioni Nokia si era adoperato per escludere VLC da App Store.

Se un progetto è sufficientemente strutturato e governato con intelligenza, riesce a superare i problemi causati da un singolo fuori controllo. Oggi, infatti, VLC è del tutto normalmente scaricabile su iOS e iPadOS e, del resto, Nokia non è più quella di una volta.

Non uso VLC praticamente mai, perché non ho esigenze così specifiche o universali. Eppure il software è sempre presente e aggiornato su tutte le mie macchine: se arriva un file dal formato strano o incomprensibile, o apparentemente corrotto, o c’è da provare qualcosa di strano in fatto di interoperabilità, VLC è la cartina di tornasole per risolvere oppure, se non ce la fa lui, per arrendersi.

Le nuove versioni incorporano, come da mania collettiva, la cosiddetta intelligenza artificiale, per la generazione automatica dei sottotitoli. Perdoniamo più che volentieri il team e lo prendiamo come testimonianza del fatto che il programma continua a crescere, evolversi, migliorare. Il viatico ideale per contarci quandunque servisse.

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