Per quanto John D. Cook sia un matematico più che esperto, in termini di humor e nonsense ha molto da imparare.
Peccato, perché la sua modesta proposta per risolvere il problema dei secondi bisestili attinge perfettamente al repertorio classico (lo scrittore Jonathan Swift è stato il primo a formulare una modesta proposta, nel suo caso per risolvere – in modo provocatorio e paradossale – il problema della sovrappopolazione) ma viene presentata maluccio e alla fine del post cala come un deus ex machina, a smorzare qualsiasi ambizione di climax.
Doppio peccato, perché svolge con ottima sintesi il compito di illustrare le differenze tra tempo Unix, tempo universale e tempo atomico internazionale.
Abbiamo comunque imparato qualcosa e siamo pure vicini al momento di introduzione di un eventuale secondo bisestile, per cui ci sta. E poi, leggerezza e disimpegno.