Temo di sapere come impiegherò eventuale tempo libero durante il periodo natalizio: giocherò a Marosia.

Marosia è un gioco di ruolo interamente testuale, con regole impegnative e un buon numero di razze e classi tra cui scegliere. Non è il classico divertissement del programmatore annoiato che, creata una cosa, la butta lì e si dimentica. Ci sono vincoli alla creazione di più di un personaggio e, per quanto abbia solo gettato un’occhiata, l’idea è che si tratti di una cosa potenzialmente seria.

Tutti i personaggi che si incontrano nel gioco corrispondono ad altrettanti umani giocanti; ovviamente i messaggi devono rientrare nella logica del roleplaying. Niente presunte intelligenze artificiali, o almeno non sono state previste. I personaggi hanno una durata di vita definita. È possibile morire e la morte è definitiva.

Insomma, mi avvitavo sulle dimissioni più o meno volontarie del CEO di Intel oppure Blizzard che fa la guerra ai bundle di Gog con Warcraft I e II per questioni di vile moneta, quando da Internet spunta un gioco di ruolo solo testo. Il digitale può avere tanti difetti e così la rete, ma a volte spunta una gemma. O quanto meno un filone promettente.