Un artista dell’integrazione tra vecchio hardware e nuovi tempi recupera una tastiera Apple Desktop Bus di un Apple IIgs e la ristruttura da cima a fondo, dotandola di connettore Usb-C, connessione Bluetooth, schermo per controllare le impostazioni. Tutto dentro il guscio originale della tastiera.
Il progetto è ingegnoso e non banale; basti dire che l’autore ha retroingegnerizzato le connessioni interne tra i tasti per raggiungere l’obiettivo, lavorando su una breadboard esterna per capire come cablare i nuovi componenti aggiunti all’apparecchio.
Il riassunto video è ben realizzato e dura qualche secondo più di un quarto d’ora. Si guarda con piacere e senza l’impressione di perdere tempo.
Come nel caso di Brewintosh, questo è retrocomputing antinostalgico, che apprezzo. La tastiera viene lavata, pulita, ripristinata alle sue condizioni originali anche esteticamente. Ma qui l’amatore si ferma; l’autore invece procede e la trasforma in un componente effettivo del suo flusso di lavoro, sulla scrivania di oggi, con un Mac e un iPad con cui collegarsi per scrivere. Una tastiera di Apple IIgs per gli anni venti e non un reperto da museo.