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25 set 2024 - Software AI

Tanto pudore per nulla

Coniato il termine Agi (Artificial general intelligence), ci manca solo da capire quando questa agognata intelligenza artificiale generale arriverà davvero. Nessuno ce l’ha. Nessuno lo sa veramente. Tutti sperano che dai laboratori esca un jolly, una scoperta imprevedibile che di improvviso spiani la strada.

Ma come inganniamo il tempo e vendiamo il prodotto, nel frattempo? Diamine, che problema c’è? Partiamo con la Artificial superintelligence (Asi), la superintelligenza artificiale che sarà, udite udite, superiore alla Agi.

Ci vorrà ancora del lavoro ovviamente e qui vorrei un applauso per Sam Altman e il delicato pudore con cui comunica informazioni altrimenti cruciali per tutto un mondo ansioso di investire nel sacro Graal.

È possibile che avremo la superintelligenza entro poche migliaia di giorni; potrebbe volerci di più, ma confido che ci arriveremo.

Poche migliaia di giorni. Approfitto dell’elevato livello culturale dei lettori di questa pagina e sono fiducioso che provvederanno a fare i loro conti. Quattromila giorni sono nell’intorno degli undici anni, per esempio.

Se dici undici anni, se ne vanno tutti; se dici poche migliaia di giorni, è qui dietro l’angolo!

Che cosa donerà ai sistemi di OpenAI la superintelligenza, ovviamente, non è dato sapere. Nei laboratori, naturalmente, circolano esperimenti segretissimi, che probabilmente sarebbe persino pericoloso anticipare adesso, ci mancherebbe. Sono anni che nei laboratori di OpenAi (e Google e gli altri) pullulano le superintelligenze e neanche una che decida di scappare, nonostante gli allarmi semiquotidiani sui rischi futuri per la sicurezza del pianeta.

Una volta Steve Jobs andava famoso per il suo campo di distorsione della realtà; direi che con le poche migliaia di giorni siamo entrati di slancio in una nuova fase dell’imbonimento a scopo marketing.

Lo scommessone è ovviamente che coprendo i ricercatori di soldi, a un certo punto, salti fuori qualcosa. Prima o poi i soldi si stancheranno di rivelarsi improduttivi e chissà, può darsi che allora ci si svegli dall’allucinazione collettiva.

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