Eh sì, Apple vuole complicare la vita di chi vuole ripararsi il telefono con soluzioni sempre più cerebrali e proprietarie.

Poi arriva iFixIt e mostra che nel nuovo iPhone 16 viene usato un tipo di adesivo di cui nella mia ignoranza non sapevo nulla: la sua resistenza è fortissima… ma, sottoposto a una tensione di dodici volt per sessanta secondi, non aderisce più e si toglie come se fosse un foglietto.

Poi la batteria è in un involucro rigido per rendere più sicura l’estrazione, è possibile intervenire all’interno dell’apparecchio senza per forza dover smontare lo schermo e tante altre cose, tuttavia la storia dell’adesivo che si annulla con un po’ di corrente elettrica mi lascia basito. Perché si tratta evidentemente di una scelta voluta e non obbligata dall’ingegnerizzazione o altri vincoli.

Me l’immagino la riunione i progetto nel reparto hardware.

Come complichiamo lo smontaggio?

Ho un’idea: mettiamo dell’adesivo che se serve viene via al cento percento senza fatica.

Bello, facciamolo, quei poveretti impazziranno cercando di toglierlo in tutti i modi più assurdi senza sapere che è facile!

Questi di Apple, che approfittano del monopolio per combinartene una nuova dietro le spalle tutti i giorni.