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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

20 set 2024 - Software

Costruire ponti

Sono a metà, immagino, di un thread di post di Dr. Drang riguardanti piccole funzioni che congiungono in modi creativi e magari utili Finder e Terminale.

Niente di straordinario, arnesi tipo elenca nel Terminale il contenuto della finestra del Finder in primo piano oppure cambia la directory di lavoro in quella che corrisponde alla finestra in primo piano del Finder. Il discorso si è spostato dalla fase creativa a quella migliorativa; scrivendo nel modo x si fa tre volte più veloce che nel modo y eccetera.

Lo scopo di ottenere davvero risparmi organizzativi tra Finder e Terminale è evidentemente una coperta di Linus. Invece, sull’approccio ai problemi e su come predisporsi a pensare per risolverli, c’è un sacco da imparare e mettersi alla prova.

Una cosa che Drang fa benissimo, per esempio, è mescolare le sintassi. Se penso a qualcosa in termini di scripting, penso al linguaggio in cui trovare la risposta. Invece lui inizia con comando Unix e poi, all’improvviso, ecco una cascata di AppleScript, o di Python. Perché quel pezzo di operazione si fa più efficacemente o più semplicemente o più elegantemente così invece di cosà, mentre nella riga dopo è vero il contrario. È una flessibilità mentale che a me manca e che apprezzo molto.

In particolare, AppleScript mi sembra proprio un esempio di glue code, il ponte da genieri che porta a casa un risultato in modo pratico, senza doversi scervellare, e tiene insieme parti di programma che sarebbe stato altrimenti più difficile congiungere.

A parte il fatto che quest’uomo si cimenta con lo scripting centocinquanta volte l’anno, prendendosi il tempo per scriverne, e ha pure una vita.

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