Scrivo la notizia così come la riassume MacDailyNews:
L’amministratore delegato della disgraziata Intel Pat Gelsinger, che nel duemilaventuno provò a denigrare Apple riferendosi a essa come a una “società di lifestyle”, ha annunciato il licenziamento di oltre quindicimila dipendenti, per una diminuzione della forza lavoro superiore al quindici percento, intanto che viene interrotto il “lavoro non essenziale”.
Disgraziata è una resa dell’aggettivo beleaguered, tipicamente usato negli anni della grande crisi di Apple praticamente da tutte le testate PC e oggi perfidamente restituito con gli interessi da MacDailyNews.
Il pensiero va primariamente ai quindicimila senza lavoro, cui peraltro verrà corrisposto un pacchetto di buonuscita capace di escludere preoccupazioni a breve termine. Non è neanche una sorpresa spiacevole per tutti: chi meditava di abbandonare la società può offrirsi volontario e ottenere lo stesso trattamento.
Tutto questo fa il paio con la situazione in Bungie dove è stato annunciato il licenziamento di duecentoventi persone, pari al diciassette percento del totale, e contemporaneamente si è scoperto che l’amministratore delegato Pete Parsons ha speso quasi due milioni e mezzo di dollari in auto d’epoca dal duemilaventidue, quando Sony ha acquisito lo studio.
A ragionarci un attimo, in America con due milioni e mezzo di dollari sostieni quindici-venti posti di lavoro tecnologici per un anno. Razionalmente, non è che la situazione sia tanto diversa da come avrebbe potuto essere.
Rimane che, se sei un Ceo, devi anche avere uno stile di un certo tipo ed evitare di finire nei titoli per i motivi sbagliati.