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28 giu 2024 - Internet AI

I conti non tornano

Anche il Center for Investigative Reporting ha fatto causa a OpenAI e Microsoft sull’uso indebito del loro materiale per addestrare i chatbot noti come intelligenze artificiali.

L’unica parte interessante della notizia, quella su cui riflettere, è che il Center for Investigative Reporting è una newsroom no profit, attiva dal 1977 e come tale la più longeva attualmente in America. Questa la dichiarazione ufficiale delL’amministratrice delegata Monika Brauerlein:

OpenAI e Microsoft hanno iniziato a prelevare i nostri articoli per migliorare il proprio prodotto, ma non hanno mai chiesto un permesso o offerto una compensazione, diversamente da altre organizzazioni che che hanno chiesto in licenza i nostri materiali. Questo atteggiamento da liberi tutti è non solo iniquo ma costituisce anche una violazione di copyright. Il lavoro dei giornalisti ha un valore e sia OpenAI che Microsoft lo sanno.

Fuori dalle dichiarazioni di principio e dei fan della caccia libera, c’è proprio una mancanza di considerazione di chi crea il contenuto, preoccupante. Il problema si vede chiaramente con una no profit: non sono preoccupati di qualcuno che usi ChatGPT per produrre news a un dollaro in meno. Sono preoccupati perché chi crea contenuto detiene un copyright e mantiene diritti su come possa o non possa essere usato.

OpenAI e compari tirano la corda il più possibile ovviamente. Ma un conto è prendere contenuto da qui, con una licenza libera; un conto è prenderlo a professionisti che lo producono per clienti paganti.

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