Come si dice nel tweet, la televisione polacca utilizza la computer vision per migliorare l’esperienza visiva dello spettatore durante Euro 2024.
I giocatori vengono identificati da etichette dinamiche, si misura la lunghezza dei passaggi, appare una mappa generale del campo per capire dove si svolge l’azione, in caso di tiro veniamo a sapere la velocità del pallone e vediamo tracciarsi la traiettoria.
polish TV is using computer vision to enhance the viewer experience for sports broadcasts:
— SkalskiP (@skalskip92) June 16, 2024
- FIFA-like radar overlays
- player recognition
- pass distance measurement
- ball speed and trajectory tracking during shots pic.twitter.com/NdFbpxJqxe
Aumentano l’interattività e il coinvolgimento rispetto alla sola voce dei telecronisti o almeno questa è l’intenzione. Certamente il modo di seguire un avvenimento sportivo in televisione si allontana sempre più dalla semplice proiezione sul video della ripresa di una telecamera.
L’informazione relativa a quanto accade si stratifica; non c’è solo l’agire degli atleti, ma anche l’interpretazione e l’elaborazione da parte del software. Un secondo livello di fruizione e lettura che può piacere o non piacere, ma difficilmente se ne andrà. Al massimo verrà riequilibrato, non abbandonato. Il commento digitale è qui per restare.
Intanto, in Italia, la Rai mi trasmette una finestra total black se ho l’ardire di collegarmi a Raiplay con quella macchina misconosciuta che è Mac. Nessun problema, sia chiaro, con qualunque altro apparecchio; comunque, qualcosa a metà.