Mi piace tantissimo l’abitudine di Apple – quasi una tradizione, diamole ancora qualche anno – di presentare in anticipo su Wwdc le principali novità dei propri sistemi operativi in fatto di accessibilità.

Sono cose per cui sulla grande ribalta c’è poco spazio eppure contano immensamente per chi ne dipende. Vedere che macOS e gli altri sistemi mantengono, proseguono, alimentano il proprio primato in fatto di accessibilità è un bel segno. Non tutto è finalizzato a vendere e a marginare.

Qui devo confessare che da bambino ho sofferto spesso di mal d’auto. Anche se con la crescita le cose si sono normalizzate, tuttora ho problemi a leggere con continuità su un’auto o un pullman. Entro pochi minuti inizio ad avvertire una lieve nausea che mi avvisa di smettere.

È decisamente poca cosa. Inoltre treno, nave, aereo non mi causano alcun disturbo. Sono fortunato.

Per tutto questo mi ha colpito in particolare l’annuncio della funzione Vehicle Motion Cues: sullo schermo appaiono puntini neri, sovraimposti al contenuto reale, che a differenza di questo si spostano in accordo al movimento del veicolo, come se fossero bollicine d’aria in un liquido che cambia pendenza verso destra o sinistra.

La spiegazione della funzione è che il problema della lettura in auto si dovrebbe alla differenza di comportamento tra l’ambiente circostante, che si sposta secondo come si sposta il veicolo, e lo schermo, che resta immobile. Il cervello coglie la discrepanza e va in crisi per l’incapacità di armonizzare i sensi che ci comunicano il moto con quelli che contemporaneamente indicano stabilità.

I puntini dovrebbero aiutare quindi il cervello a trovare una coerenza nella situazione e dare via libera alla consultazione dello schermo.

A parte la soluzione del mio problema personale, veramente minuscolo, mi piacciono l’eleganza e la semplicità della soluzione. Funzionasse, sarebbe un uovo di Colombo spettacolare; una opzione messa a punto dalla Apple che ci piace.

Di sicuro non mancherò di collaudarla. Il me bambino sarebbe felice di poter leggere in pullman e chissà quanti altri bambini non-me.