Tutto cambia in continuazione, due terzi dei giovani svolgono lavori che non esistevano vent’anni fa, bisogna tenere il passo, l’innovazione, la trasformazione, la transustanziazione.
Intanto Fortran e Cobol rientrano nella Top 20 dell’indice Tiobe, deputato a misurare – con risultati, va detto, sempre piuttosto controversi – la popolarità dei linguaggi di programmazione.
Non che si possa sperare in un revival del Basic di Sinclair o di Apple II; certi ritorni dal passato hanno ragioni specifiche.
Fortran in realtà continua a restare rilevante come strumento per la programmazione scientifica e ne è uscita una nuova versione pochi mesi fa.
Cobol ha una storia diversa: tiene in piedi banche e istituti finanziari che nel corso dei decenni, non pochi, non hanno mai osato cambiare sistema. Un programmatore padrone di questo linguaggio del passato ha un futuro assicurato, tanto più che Cobol si evolve in direzione open source e possiamo scommettere che sarà sempre con noi.
Sempre attenzione al nuovo. Anche acquisire una solida specializzazione sul vecchio può comunque costituire una valida scelta di carriera.