Quickloox

Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

28 apr 2024 - Internet

Ma di sicuro non quello del ritmo

Il governo del Congo ha ingaggiato uno studio di avvocati specialisti in diritto internazionale per prendersela con il Ruanda, che sarebbe responsabile di riciclaggio di attività di estrazione in Congo di oro, stagno, tungsteno e tantalio (che per la tecnologia attuale valgono ben più dell’oro).

Contemporaneamente, lo stesso gruppo ha inviato ad Apple la richiesta di dimostrare di non essere coinvolta, sempre in Congo, in attività illegali legate all’estrazione dei conflicts minerals, quelli già citati ma anche litio, coltan e altri.

La questione è più grande di Apple: in base a un rapporto pubblicato dallo studio di avvocati, in Ruanda non si estraggono minerali strategici, eppure varie aziende sostengono di avere una filiera pulita che però comprende anche forniture dal Ruanda. Si tratterebbe di minerali estratti in Congo in condizioni disumane per i lavoratori o in zone controllate da milizie non governative, essere succesivamente venduti attraverso il Ruanda per avere transazioni ripulite.

Ovviamente Apple dichiara di essere pulita, seguire o superare gli standard internazionali riconosciuti, richiedere condizioni di lavoro eque, rispetto dei diritti umani e quant’altro. Non è questo il punto.

Mi chiedo, a parte chiamare gli avvocati, che cosa faccia il Congo. Se il contesto non fosse tragico, fatto di bambini minatori, schiavitù, sfruttamento in condizioni disumane, povertà endemica, conflitto perenne, mafie locali, speranza di vita irrisoria, miseria, disastro ambientale, sarebbe comico.

Il Congo, che fa? Per regolamentare l’estrazione, sopprimere le bande armate, migliorare le condizioni di vita e di lavoro nei propri confini, sorvegliare le frontiere per prevenire il contrabbando eccetera eccetera eccetera?

Non vorrei che si tirassero in ballo le multinazionali o il colonialismo e tutto l’armamentario classico antioccidente, perché le colpe ci sono e sono gravi, ma non è che prima il Congo fosse l’Eden. L’Occidente non sarebbe neanche l’unico da tirare in ballo, peraltro.

Insomma, è come se chiamassi i vigili per verificare che contenuti guardano le mie figlie su YouTube. O chiedessi alla maestra di dimostrare che durante la sua ora nessuno dice parolacce in classe.

Ci faccio la figura dei suonatori di bongo da cui discende il titolo del post (chi vuole potrà risalire facilmente al brano).

Commenta