Il pin AI di Humane non piace ai recensori e la cosa ha suscitato anche qualche polemica, come se non fosse utile e sacrosanto avere la libertà di espressione nel parlare di prodotti. Ovvio che sia anche un discorso di toni e che titolare Il peggior prodotto che ho mai recensito metta davanti a una responsabilità anche il recensore. Avendo però visto tanti accomodamenti in redazioni italiane, tendo a preferire un critico che esagera a uno che dice e non dice per non offendere nessuno. Quasi quasi una recensione dovrebbe offendere almeno qualcuno sempre; prodotti perfetti e inattaccabili ce ne sono pochi.
A parte ciò, colpisce il contrasto tra le alte aspettative della vigilia e il duro impatto con la realtà. C’è dentro anche la chiave del piccolo mistero: nel tentativo di alimentare l’attenzione, il pin era stato presentato come un sostituto del computer da tasca e forse nelle intenzioni lo era davvero, perché proporre un altoparlante con proiettore laser guidato da un LLM a settecento dollari con abbonamento da ventiquattro dollari al mese si concilia male con un abbonamento parallelo a una SIM con intorno un computer.
La verità scomoda: alla gente il cellulare in tasca piace. Lo usa. Ci si preoccupa di chi lo usa troppo, degli adolescenti, ma tutto questo deriva dal suo immenso successo. Ho conosciuto gente che stava sedici ore al giorno davanti a un Apple ][ ed essendo stato adolescente ai tempi in cui girava l’eroina ho anche qualche ricordo di come ci si possa rovinare a quell’età. Ma erano numeri piccoli, in assoluto per l’Apple ][, e relativamente piccoli in rapporto a tutto il resto. Oggi ci sono grandi numeri perché, appunto, la base utenti è totale e per conseguenza è grande la fetta di patologie e disturbi.
Il computer con un telefono dentro in formato da tasca è una invenzione definitiva, che raggiunge un compromesso formidabile tra tutte le tensioni in gioco, potenza, usabilità, praticità, portatilità, funzioni, formato, interfaccia, convenienza, tutto. È un apparecchio perfetto per un essere umano con una tasca nei pantaloni o una borsetta a tracolla.
A oggi il suo compromesso è insuperato. Non durerà per sempre, o perché cambieranno le abitudini o perché cambierà lo scenario tecnologico o tutto insieme. Oggi quello che si può fare è complementare un cellulare. Esempio banalissimo: un Apple Watch è un ottimo complemento a iPhone e lo constato tutti i giorni.
Sostituire il compromesso, invece, non è per il tempo di oggi. Forse il pin deve raffinarsi per due o tre versioni; forse serve qualcos’altro. Se penso a un altoparlante che dice di sapere tutto ma non fa che prendere cose dal suo bagaglio e riproporle in continuazione, a me viene in mente mia suocera e non so se pagherei un abbonamento per sentirla.