Filippo è stato così gentile da anticiparmi l’URL (attivo dalle nove) del post su Avvocati e Mac che raccoglie i frutti di un weekend di hacking durante il quale io sono riuscito a firmare un PDF su iPad con Apple Pencil, mentre lui si è installato un modello linguistico (LLM) completo di chatbot su Mac mini M1 mediante software open source, per arrivare a costruire un flusso di lavoro per svolgere lavoro effettivo.
Dal curioso al potenziale emulatore, raccomando assolutamente la lettura, perché Filippo ha documentato su Telegram tutte le fasi della procedura e so quanta roba c’è nell’articolo. Se interfacciarsi con il solito chatbot nel cloud è banale, portare un LLM in locale in modo utilizzabile, con ovvi vincoli di memoria e processore, è un bel traguardo.
Sempre con l’obiettivo di attivare un flusso di lavoro professionalmente significativo, sono state affrontate varie sfide, dall’uso dell’italiano a quello dei Comandi rapidi, alla connessione in remoto da iPad fino al riconoscimento delle immagini.
Non è tutto qui e non voglio dire come è andata, per non rovinare la sorpresa. Il racconto sarà affascinante e ci sarà un sacco da imparare.
Una volta pareva che Mac fosse diventato un sistema chiuso privo di interesse per chi ama smanettare e provare cose nuove. Invece il giusto mix di tempo, determinazione e voglia di divertirsi possono portare molto lontano. La laurea, va da sé, è opzionale.