Se il titolo suona come L’errore su Excel da novantadue milioni di dollari del Fondo sovrano di investimento norvegese, è già stato detto tutto.

La contabilità del fondo sovrano della Norvegia è tenuta su Excel. Excel.

Succede che un dipendente distratto scriva nel foglio dicembre al posto di novembre dentro una casella. Ecco fatto.

No, il problema non sta nel dipendente. L’errore umano esiste sempre e sempre sta in agguato. Semplicemente, un programma come quello, privo di protezioni, privo di intelligenza, privo di controllo degli input, privo di struttura, privo di strumenti di verifica è già a rischio per tenere i conti di casa.

Il programma incoraggia le cattive abitudini, i comportamenti trascurati e il disordine mentale e tabellare. Come può essere possibile che nella gestione di un fondo da miliardi i mesi vengano inseriti a mano? È possibile solo se c’è incuria e basta aspettare abbastanza tempo che, prima o poi, l’errore si verifica.

Per quanto Excel si pregi di mostrare all’utente l’illusione di controllare milioni di caselle, la realtà è che, raggiunta una certa quota di complessità, o di ricchezze in ballo, bisogna scappare come antilopi e adottare un software adeguato.