Lo scienziato vede il foglio di carta quadrettato e inventa un gioco tanto semplice quanto profondo, sul quale si fa ancora ricerca dopo tanti anni.
L’artista osserva gli assistenti generativi che, ricevuto un prompt, disegnano. E pensa: voglio essere io a disegnare dopo essermi fatto dare i prompt dall’assistente generativo.
Hanno età molto diverse ma si chiamano entrambi John Conway. Si vede che il nome è in qualche modo una garanzia.
Due persone differenti ma simili in un tratto fondamentale: hanno contribuito o contribuiscono al progresso dell’umanità che, sì, dipende anche dalla pittura.
(Dai un’occhiata alla dimostrazione dell’omniperiodicità del gioco Life. Anche senza essere scienziato, c’è da rifarsi gli occhi tra simmetrie e armonie).