Sappiamo per esperienza che nessuno al mondo riesce a ottenere da un iPad quello che riesce a Federico Viticci. Stavolta Stephen Hackett di 512 Pixels lo ha linkato titolando, tra l’ironico e l’ammirato, Adesso è andato troppo oltre.
Il titolo dell’articolo di Federico è Come ho truccato il mio iPad Pro con un proteggischermo, un portaiPhone e altoparlanti stereo magnetici e già si è detto tutto.
Lui è il primo a saperlo e lo scrive in chiaro:
Lo so, lo so: è completamente e inqualificabilmente ridicolo.
Dietro, comunque, c’è una verità seria e confortante.
La natura trasformativa di iPad lo rende il computer più flessibile creato da Apple. Dopotutto, questa è precisamente la ragione del perché mi sono innamorato di questo prodotto dieci anni fa e perché non vedo l’ora di scoprire che cosa ha in serbo per il futuro.
Il modding estremo presentato nell’articolo non è certo per tutti e anche su questo Federico è il primo a scriverlo; poi però precisa diversi dettagli, come il lavorare spesso in macchina o sul balcone di casa, o in ambienti che non solo il suo, e come alla fine la macchina-Frankenstein che ha creato risponda, e bene, a certe esigenze.
Una cosa in cui mi sono ritrovato in particolare è l’uso di iPhone come secondo schermo durante l’utilizzo di iPad, per spostare lì qualche attività secondaria e concentrarsi sul lavoro. Mi è capitato di farlo tante volte, naturalmente in modo del tutto improvvisato, con gli apparecchi sulla scrivania, senza sostegni magnetici e operazioni raffinate di modding.
È proprio così: Mac non si tocca, ci sono occasioni in cui è imprescindibile. iPad, però, è flessibile e può adattarsi a un sacco di situazioni e utilizzi non ortodossi. Per cui, confesso, sono innamorato allo stesso modo.