La società che realizza il software di ufficio più usato dai pendolari alla fine ce l’ha fatta e si comprata, tra le altre cose, Candy Crush, il software più usato dai pendolari fuori ufficio.
Si è comprata anche Diablo e Overwatch, la società identificata con e dal software di produttività personale. Suppongo anche World of Warcraft e Hearthstone, che anni fa mi hanno procurato diverse ore di intrattenimento molto apprezzato.
Nel riportare la notizia della acquisizione compiuta di Activision/Blizzard da parte di Microsoft, Ars Technica osserva che ora Microsoft possiede trenta studi produttori di videogiochi ed è la terza forza nel gaming dopo Tencent e Sony.
Ricorda anche come, lentamente, dopo tutte le promesse fatte per arrivare in fondo a ciascun accordo, anno dopo anno i giochi scivolano sempre più nell’ecosistema Microsoft per lasciare fuori i possessori di altre console.
Sappiamo che sogno hanno a Redmond. Candy Crush deve diventare giocabile solo dove, quando e come fa comodo a loro, divertente e zuccheroso per quanto inaccessibile da piattaforme hardware e software non gradite.
Grazie al cielo ci sono quattro miliardi di computer da tasca a complicare i sogni di dominio totale. Nel mio piccolo, un allungamento della lista di prodotti e giochi da non avvicinare.