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2 set 2023 - Software

La vita segreta delle foto

Secondo la app Foto di iOS, ho scattato settantatremiladuecentoottantuno fotografie negli ultimi quattordici anni in cui ho posseduto un iPhone.

L’autore di questa citazione, Harley Turan, inizia così Exploring Exif, un pezzo pazzesco di esplorazione del mondo del metadati associati a ciascuna foto che scattiamo. Se fossimo su National Geographic ne verrebbe fuori un documentario dal titolo come La vita segreta delle foto o qualcosa del genere.

Già questo corrisponde a una professione o quasi. Poi Turan inizia a parlare di come accedere alla raccolta di foto e trovare esattamente quello che vuole, settantatremila e più scatti, senza Foto: invece di tenere le immagini nella app di Mac, usa Sqlite3 come database, installato via Homebrew, e ExifTool come programma di navigazione, abbondantemente linkati nell’articolo originale. Un altro programma citato è OSXPhotos.

L’articolo mostra la risposta a domande tipo quale foto contiene il maggior numero di facce?, in che foto il soggetto è troppo vicino all’obiettivo?, quale foto ho scattato più velocemente una volta acceso iPhone per scattare?, qual è la mia foto scattata a maggiore velocità? (da un aereo, ovviamente), qual è la mia foto scattata a maggiore velocità sulla terraferma?, mostrami un tramonto, mostrami le foto scattate dove iPhone mi è caduto, qual è la faccia più lontana cui ho scattato una foto?, chi aveva la testa più inclinata quando ho scattato una foto?.

Solo con questo elenco uno va a dormire e non ci riesce. A confronto, il prompt engineering su ChatGpt e compagnia si dimostra davvero roba per gente di bocca buona. Prima di riuscire a fare qualcosa del genere sul proprio computer con le proprie foto e con il proprio modello linguistico da addestrare… auguri.

Se l’assenza di Foto spaventa, si possono fare cose interessanti comunque. L’articolo ne linka un altro, Usare SQL per trovare la mia migliore foto di un pellicano secondo il giudizio di Foto. Anche questa lettura è incredibile. Mi chiedo se non dovrebbero essere materie obbligatorie nei corsi di fotografia. Un professionisti capace di interrogare la propria base dati in questo modo ha per le mani un potere smisurato.

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