Mentre leggo esegeti dell’intelligenza artificiale nati professionalmente la scorsa settimana che discettano del grande futuro davanti a ChatGPT, un amico mi manda senza alcun motivo specifico un bell’articolo di NetworkWorld, chissà se esiste ancora, con la spiegazione del perché iPhone è predestinato a soccombere a Windows Mobile 7, nientemeno.
Era il 2009 e un articolo poteva chiudersi con la seguente chiosa:
Apple iPhone. Godetevi la luce della ribalta, perché non durerà a lungo.
Mi è capitato di rispondere ad alcuni degli esegeti invitandoli a cercare – su un motore di ricerca possibilmente – la locuzione AI Winter, spiegando che il momento attuale è un film già visto, in replica. Ma non sono stato capito.
Quelli convinti di sapere come andrà il futuro si autocondannano a rivivere il passato.