Si parla molto di software capace di generare un testo a richiesta dopo averne letti centinaia di milioni, oppure di generare una immagine a richiesta dopo averne viste altrettante.
Il problema è chiamarla intelligenza artificiale. Sono incappato in un tweet che spiega la situazione molto bene e invecchierà allo stesso modo, molto bene.
GPT excitement is appropriate, but has similar shortcoming as self-driving car excitement.
— José Ancer 🇺🇸 (@ancerj) December 3, 2022
Current performance is fascinating, but commercially viable in very narrow contexts + people underestimate how exponentially hard will be to get to true disruptive performance. Not linear.
Azzardo una traduzione rapida.
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L’eccitazione a riguardo di GPT è appropriata, ma ha limiti che rispecchiano quelli dell’eccitazione per le auto che si guidano da sole.
Le prestazioni attuali sono affascinanti, ma valide a livello commerciale in contesti estremamente ristretti; in più, le persone sottostimano quando sarà esponenzialmente difficile arrivare a prestazioni veramente dirompenti. Non linearmente, esponenzialmente.
In altre parole, abbiamo intelligenza artificiale capace di approssimare un quoziente intellettivo di ottanta. È affascinante. Ci sono persone allo stesso livello intellettivo che sono capaci di lavorare.
Solo che arrivare a novanta, o cento, richiede progressi sostanziali che probabilmente in questo momento non sono nemmeno compresi concettualmente e non parliamo della commerciabilità di tutto questo, che non è affatto imminente.
Vale la pena anche di notare il parallelo tra la guida autonoma e GPT, che entrambi eliminerebbero lavori umani. Non sta per succedere.
A un livello di prestazioni dell’ottanta percento rispetto alla media umana, l’intelligenza artificiale è un amplificatore di produttività. Perlopiù aiuta le industrie più avanzate, può darsi che complichi la vita di quelle più arretrate. Niente di dirompente, però.
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Ecco. Farsi aiutare da una intelligenza artificiale, e va bene anche chiamarla così se serve a capirsi e a fare prima, questo sì. Ho un amico che si fa aiutare da Stable Diffusion a creare la grafica per un suo progetto personale. Lui riesce a spingere in là il potenziale del software, il software lo aiuta, tutti sono contenti.
Da qui a ipotizzare una intelligenza artificiale corrispondente a questa definizione, capace di scalzare umani dai loro posti di lavoro, se uno lo pensa davvero oggi, meglio farsi aiutare.